Perché studiare all’estero? Il valore aggiunto di un’esperienza in un paese straniero

Studiare all’estero è un’ottima idea: sviluppo professionale, arricchimento culturale, possibilità di viaggiare e contributi economici sono solo alcuni dei buoni motivi per farlo.

 

Ci sono tantissimi buoni motivi per studiare all’estero, alcuni di natura professionale e altri più personali. Qualunque siano le tue motivazioni, avere l’opportunità di viaggiare, imparare un’altra lingua e conoscere nuove culture sarà un’esperienza straordinaria, soprattutto durante i tuoi studi.

Sappiamo bene che il primo passo, ossia preparare la valigia e passare il check-in con il passaporto in mano, potrebbe spaventare molte persone. Ecco perché abbiamo deciso di incoraggiarti mettendo nero su bianco i vantaggi più interessanti di studiare all’estero.

Le motivazioni sono tante: in alcuni casi le università più prestigiose in un determinato settore si trovano proprio fuori dall’Italia, e chi può contare su una borsa di studio approfitta dell’occasione per approcciare studi di livello superiore, e per di più in lingua.

Ma c’è anche chi sceglie di trascorrere un anno scolastico all’estero, con programmi di scambio culturale e linguistico, scoprendo così quali siano le differenze fra diversi sistemi scolastici.

 

Stimolare la crescita personale

Magari da quando hai messo piede in facoltà pensi di essere cresciuto parecchio, ma sappi che frequentare un’università straniera ti porrà dinnanzi a una serie di sfide completamente nuove… che imparerai a superare. Persino un’azione apparentemente semplice come andare al negozio di alimentari sotto casa e interagire con il cassiere non è così scontata. Per riuscirci devi essere in grado di seguire il ritmo della conversazione, capire la lingua a sufficienza e gestire la transazione. Per non parlare delle temute presentazioni all’università davanti a un gruppo di studenti internazionali o del fare nuove amicizie. E potremmo andare avanti all’infinito. Insomma: studiare all’estero ti obbliga a uscire dalla tua comfort zone, favorendo la tua crescita personale.

 

Ampliare il proprio cv per il lavoro 

Prima della pandemia una ricerca UE sull’efficacia dell’Erasmus mostrava che il 72% dei ragazzi che aveva usufruito del programma era stato agevolato nella ricerca di lavoro proprio dall’esperienza trascorsa all’estero, e che l’80% degli Erasmus è stato assunto da un’azienda o altro entro tre mesi dal conseguimento della laurea.
In effetti è facile capire il perché: chi fa l’Erasmus deve imparare a stare per un lungo periodo lontano da casa, confrontarsi con nuove culture, affrontare esami in lingua, sopravvivere potendo contare solo sulle sue forze. Per un potenziale datore di lavoro, tutto questo rappresenta un inestimabile patrimonio di hard e soft skills: ovvero, tutte quelle competenze tecniche e comportamentali che rendono un candidato più adatto di un altro per un determinato ruolo.Ma a volte la questione è anche più sottile: guardare all’estero per la propria formazione – e dunque non per un periodo limitato come l’Erasmus, ma magari per l’intero ciclo di studi universitari – amplia la possibilità di frequentare corsi di livello superiore in determinati settori, e dunque di rincorrere davvero l’eccellenza. Per i datori di lavoro, sapere che si è frequentato un determinato corso di studi nel posto giusto, e soprattutto che lo si è fatto in lingua, ha un importante valore.

Preparare il terreno per la specializzazione

Magari stiamo anticipando un po’ i tempi, ma d’altra parte è anche vero che ogni punto in più che puoi aggiungere alla tua candidatura per un master o un PhD può fare la differenza.
Dopotutto, l’obiettivo è distinguersi in un contesto in cui la concorrenza con gli altri candidati è agguerrita. Le scuole di specializzazione apprezzano i candidati che hanno una mentalità aperta, riescono a lavorare bene in gruppo e sanno gestire le situazioni pratiche. Non c’è dimostrazione migliore di possedere tali qualità di un soggiorno di studio all’estero.

 

Coltivare nuovi interessi

Hai mai giocato a bocce a Parigi? Ti è mai capitato di fare bouldering a Barcellona? Magari non ancora, ma studiare all’estero ti permette di ampliare i tuoi orizzonti e di provare attività che non avresti mai pensato di fare a casa tua.
Quando vivi in un altro paese incontri persone di ogni tipo con svariati interessi. Le attività sportive e culturali sono un ottimo modo per creare una rete di contatti e fare amicizia. E chissà… magari potresti anche scoprire una nuova passione. Se non ti piace l’attività proposta non importa: almeno l’hai provata.


Vedere le proprie radici sotto un’altra luce

Tra i buoni motivi per studiare all’estero, ce n’è uno che spesso passa inosservato: essere immerso in un’altra cultura ti permette di notare le peculiarità della tua. Dagli orari dei pasti ai saluti tipici, passando per il modo in cui si fa la fila per salire sul bus: le abitudini quotidiane variano a seconda del paese, della regione o della città in cui ti trovi e può darsi che alla fine le usanze del posto ti piacciano più delle tue. Quando rientri in patria magari modificherai qualche tua abitudine per via di ciò che hai imparato all’estero, oppure sarai felice che tutto sia tornato alla normalità. In un modo o nell’altro, avrai ampliato i tuoi orizzonti.

Avere nuove prospettive di vita

Studiare all’estero – che sia per un periodo limitato o più lungo – ti servirà soprattutto a darti delle nuove opportunità di vita una volta tornato in Italia.
Potrai decidere, ad esempio, di andare a lavorare fuori dalla tua nazione, oppure troverai il paese e il popolo dei tuoi sogni, quello che ti fa sentire “a casa lontano da casa”. Se sarà così, aver già fatto un’esperienza all’estero ti permetterà di pianificare con più serenità il tuo futuro, e fare progetti a medio-lungo termine sapendo già in parte quello che potrai aspettarti da un tipo di vita diverso da quello che avresti restando in Italia.

Costruire l’indipendenza

Vivere da soli e lontano da casa a volte può essere difficile, ma le sfide che tuo figlio supererà lo renderanno più resistente e più indipendente.
Dall’organizzazione della loro routine quotidiana, alla pulizia, alla cucina o alla spesa, c’è una serie completamente nuova di compiti che tuo figlio dovrà intraprendere da solo. Saranno pronti a superare qualsiasi sfida personale, ma anche qualsiasi sfida professionale.

Studiare all’estero è forse una delle esperienze di costruzione del personaggio che si possano mai avere. Avere l’opportunità di vivere un’esperienza così privilegiata potrebbe essere l’unica cosa che cambia la vita di tuo figlio per il meglio.

Portare l’autostima ai massimi livelli

Non saranno solo le competenze comunicative a prendere il volo: uno dei maggiori benefici di vivere all’estero è proprio l’aumento dell’autostima.
Esplorare culture diverse, conoscere nuove persone, gestire un budget sono tutte attività che vi aiuteranno a diventare cittadini del mondo più sicuri di sé e indipendenti.

Imparerete a vedere il mondo da un’altra propsettiva ed esplorerete ogni aspetto della vostra nuova “casa” lontano da casa. Mentre studiando all’estero per poche settimane, si è costretti ad andarsene probabilmente proprio quando il barista comincia a ricordarsi il nostro nome e a sapere cosa ordiniamo ogni mattina, gli studenti che soggiornano all’estero per programmi di lunga durata hanno abbastanza tempo per trovare il bar giusto, per sapere dove ordinare una pizza da mangiare guardando una serie su Netflix nelle serate di pioggia, per sapere chi chiamare per prenotare un brunch super trendy.

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